L’utopia del Cern, tra scienza e bellezza
Il documentario di Jalongo, nelle sala ancora oggi, è un viaggio che mostra il lavoro dei fisici anche attraverso le creazioni di artisti, da Olafur Eliasson a Evelina Domnitch & Dmitry Gelfand
Il senso della bellezza
Dentro il CERN di Ginevra, alla vigilia di un nuovo esperimento, e alla radice delle grandi domande filosofiche dell'umanità.
L’altra grande bellezza: un film la svela al Cern
Da oltre un secolo fisici e artisti si tengono d’occhio, considerandosi interlocutori privilegiati, adatti, se non a comprendere gli uni il lavoro degli altri, almeno a sentirselo affine.
Caccia all’invisibile
«Le particelle che osserviamo durante i nostri esperimenti seguono leggi semplici, eleganti, intuitive. C’è una bellezza intrinseca nelle leggi fondamentali della fisica». Parole di Fabiola Gianotti, dal 2016 direttrice generale del CERN di Ginevra, teatro (è il caso di dirlo)
Un pass per il mondo
«Le particelle che osserviamo durante i nostri esperimenti seguono leggi semplici, eleganti, intuitive. C’è una bellezza intrinseca nelle leggi fondamentali della fisica». Parole di Fabiola Gianotti, dal 2016 direttrice generale del CERN di Ginevra, teatro (è il caso di dirlo)
La beauté de l’invisible
Beauté d’un monde que personne ne verra jamais, poésie des équations mathématiques, questionnement philosophique derrière la recherche scientifique: «The Sense of Beauty», de l’Italo-Suisse Valerio Jalongo montre tout cela. Présenté en compétition au Festival 'Visions du Réel' à Nyon, le